Lucia Dal Negro

De-LAB

"Alla fine vincono le idee… e quelle che funzionano non hanno limiti..."

Lucia, che cos’è De-LAB?
De-LAB è un centro di progettazione socio-ambientale al servizio delle imprese. Significa che ogni imprenditore desideroso di avvicinarsi ad una causa sociale o ambientale (in Italia o all’estero) può trovare in De-LAB una squadra di professioniste in grado di fornire servizi di posizionamento etico della brand. Dallo studio degli impatti sociali dell’attività, alla proposta d’iniziative filantropiche con relativo monitoraggio, fino a servizi di mappatura e coinvolgimento stakeholder, De-LAB è in grado di potenziare il valore sociale di qualsiasi attività profit affiancando uno scopo sociale. A livello internazionale, De-LAB è il primo centro italiano che applica i principi del Business Inclusivo, cioè lavoriamo su progetti d’internazionalizzazione etica d’impresa, garantendo un valore aggiunto sociale al core business aziendale.

Come è nata questa idea?
De-LAB era una mia idea fin dal 2009, quando partecipai ad un convegno in Olanda in cui si parlava per la prima volta di Business Inclusivo. All’epoca però ero una neolaureata e non avevo l’esperienza necessaria per fondare una realtà consulenziale come De-LAB. Così ho deciso di investire in formazione e perfezionarmi alla London School of Economics e durante un Dottorato in Istituzioni e Politiche Internazionali in Cattolica, a Milano. Finito entrambe le esperienze ho deciso di partire, riunendo altre colleghe e decidendo di investire per dare un seguito alla mia passione: applicare soluzioni profit per combattere la povertà e l’indigenza in Italia o all’estero. Ho contattato il network ufficiale di laboratori che seguono questi temi e ho chiesto di poter rappresentare l’Italia. Dopo 6 mesi di “osservazione”, a San Paolo – Brasile –, ho ottenuto la membership ufficiale e ora De-LAB è ufficialmente il laboratorio italiano di Business Inclusivo.

 

Precisamente di che cosa ti occupi all’interno di De-Lab?
I miei campi sono il Business Inclusivo (cioè l’internazionalizzazione etica d’impresa) e il Social Impact Assessment, cioè la valutazione degli impatti sociali delle attività/investimenti profit. Entrambi i settori sono strategici per la richiesta di fondi europei, brand positioning e per godere di agevolazioni in cambio di attività di Responsabilità Sociale d’Impresa.

 

L’essere donna come ha fatto la differenza in questo lavoro?
Non penso che abbia aggiunto nulla di particolare alla mia preparazione. Ho studiato quello che hanno studiato i miei colleghi maschi, rielaborandolo alla luce delle mie esperienze. Piuttosto, devo ammettere che l’essere donna mi penalizza un po’ all’inizio, quando impedisce quel feeling cameratesco che noto spesso svilupparsi tra i miei colleghi maschi. Poco male, alla fine vincono le idee… e quelle che funzionano non hanno limiti.

 

Come hai utilizzato la comunicazione per far conoscere questo progetto?
Ho deciso di puntare sui contatti personali, cioè sul network accademico costruito in anni di studio in Italia e all’estero. Ho poi aperto un sito internet e ho cercato di presentare le mie idee in convegni di settore. Mi sono servita poco dei Social Media … questo anche per il tipo di attività che porto avanti con De-LAB. Diciamo che le consulenze etiche business-to-business non generano molti like! Abbiamo però un profilo Twitter (@luciadalnegro) e LinkedIn (De-LAB, solutions about Inclusive Business).

 

Come fai a conciliare vita professionale e vita privata? Quali sono le tue priorità?
Al momento De-LAB è la mia principale attività. Dedico a De-LAB tutte le mie energie e il mio interesse. Non riuscirei a fare altrimenti e per ora non ho riscontrato problemi sul fronte privato.

 

Cosa ti motiva ogni giorno ad affrontare una nuova giornata lavorativa?
Mi aiuta molto la rete internazionale di cui De-LAB fa parte. Confrontarsi quotidianamente con colleghi provenienti da Cina, Brasile, Spagna ecc. mi permette di tenere vivo l’interesse per il tema e rafforza le mie ambizioni. Il Business Inclusivo è un tema nuovo in Italia e, se da un lato si è i primi a diffonderlo, dall’altro si fa molta fatica a trovare imprenditori illuminati disposti a tentare nuove vie per conciliare profitto e valori etici. Nonostante ciò, è una sfida quotidiana che mi affascina.

 

De-LAB come ha cambiato te stessa e la tua vita?
De-LAB è stata la realizzazione dei miei interessi là dove non c’erano esempi pregressi cui ispirarsi o certezze sulla riuscita dell’iniziativa. In questo senso, quindi, è stato una scommessa. Dall’altro De-LAB ha rappresentato il mio definitivo impegno nel settore del Sociale applicato alle imprese, un banco di prova dove misurare le mie capacità e le potenzialità di questo campo ancora sconosciuto in Italia. Sono convinta che noi Italiani non abbiamo nulla di meno rispetto ad altri paesi nel campo della progettazione sociale e De-LAB ne è la conferma.

 

Si parla molto spesso di self made man, ma non sarebbe forse il caso di iniziare anche a parlare di self made woman?
Se dicendo self-made woman, oltre a rivendicare una parità lessicale, si denunciasse anche il peso di alcune situazioni ambigue cui spesso siamo oggetto, potrebbe valere la pena di utilizzare questo termine. Di base, però, non credo che rivendicare dei termini possa contribuire granchè alla valorizzazione della donna all’interno del mondo imprenditoriale.

Ho più fiducia nelle donne stesse, che nelle parole. Sono convinta che stia a noi evitare di avvallare stereotipi e cliché… prima contano i fatti, di cui anche noi siamo responsabili, e poi arriveranno i termini.

Progetti e idee per il futuro? E in essi che posto credi occuperà la comunicazione?
Tra i progetti di De-LAB c’è quello di studiare i temi del Business Inclusivo applicandoli ai Social Media. Pensiamo che ci sia molta innovazione in questa particolare applicazione. La comunicazione, inoltre, ha un grosso ruolo in tutti i nostri progetti. Non caso, tra i nostri servizi abbiamo quelli dedicati alla “comunicazione sociale”, per restituire nel mercato il valore aggiunto di attività di filantropia strategica.

In pillole

Nome: Lucia Dal Negro

Attività: De-LAB

 

 

De-LAB è un centro specializzato che si occupa di fornire alle aziende servizi di posizionamento etico da un punto di vista socio-ambientale. A livello internazionale De-LAB lavora si progetti di internazionalizzazione etica d’impresa. Lucia Dal Negro e ideatrice e fondatrice del progetto.

 

 

delab.it

 

 

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