Grazia e Marta

Libreria Limerick

"Volevamo lavorare con e per i libri e ci siamo riuscite."

Che cos’è Limerick e da dove deriva la scelta di questo nome? 
Limerick è una libreria che ha la prima caratteristica di essere una piccolissima libreria di poco più di venti metri quadri, nei quali si concentra un mix perfetto di cultura, creatività e sogno. La nostra libreria è specializzata in libri illustrati, non solo per bambini e ragazzi, ma anche per adulti. Albi illustrati, graphic novel, ma non solo. La nostra offerta è anche più ampia, nella volontà di offrire un servizio a un quartiere al momento privo di librerie. Proponiamo, quindi, anche libri di narrativa, scienza o cucina, cercando di prediligere la loro declinazione illustrata, per mantenere chiaro il nostro focus sull’illustrazione, la grafica e l’elemento visivo. La fortuna di essere piccoli è che possiamo fare una vera selezione dei libri che abbiamo e che proponiamo. Ogni libro lo abbiamo scelto per uno specifico motivo e questo agevola senza dubbio il cliente che entra alla ricerca di un’ispirazione. Per quanto riguarda, invece, la scelta del nome il Limerick è un componimento poetico, una filastrocca no sense molto strutturata e allo stesso tempo buffa. Ci piacciono molto i giochi di parole, la creatività e quindi abbiamo deciso di abbracciare in pieno questo “non senso”, trovando un collegamento diretto con la nostra attività e l’opinione diffusa su di essa.

 

Effettivamente la vostra scelta di aprire una libreria in un momento storico nel quale la maggioranza delle librerie chiude e in un quartiere padovano che sui giornali e nell’opinione pubblica è legato alla delinquenza e al degrado è stata additata di “non senso” da molti. Perché quindi aprire una libreria e perché qui? 
Noi abitiamo in questo quartiere da molti anni. Siamo padovane di adozione, ci siamo trasferite qui per motivi di studi, io Grazia sono del Trentino e Marta è di Portogruaro quindi abbiamo messo le basi a Padova una volta arrivate all’Università. Non siamo miopi, ovviamente vediamo anche noi dei problemi nel quartiere, che sono ben più vari rispetto a quelli di cui si è soliti parlare, come il fatto che hanno chiuso tutte le aree verdi, che ci sono molti spazi negati a chi questo quartiere lo vorrebbe vivere davvero. In più c’è il problema della non sicurezza, che per quella che è la nostra opinione è una cosa più percepita che reale. Non abbiamo mai avuto paura di vivere e lavorare in questo quartiere. La nostra libreria chiude anche molto tardi alla sera e non abbiamo mai avuto problemi. È un quartiere molto stigmatizzato, che in realtà è stato abbandonato a se stesso e malgrado questo continua a resistere. Quindi perché non investirci? Per quanto riguarda il tipo di attività, l’abbiamo scelta per passione, non certo per un calcolo commerciale. Volevamo lavorare con e per i libri e ci siamo riuscite.

 

Abbiamo visto sui vostri social che organizzate anche eventi all’interno della libreria… 
Nella nostra grande idea utopica noi volevamo aprire una libreria molto più grande, che comprendesse uno spazio caffetteria e uno per corsi e laboratori. Di base c’è la nostra volontà di elevare la libreria da semplice negozio dove acquistare un libro a un punto di riferimento culturale, dove si consulta un buon libro e ci si può far ispirare dai libri, ma dove ci si può anche scambiare idee e competenze, perfetto sia per bambini e sia per adulti. Ecco il perché dei nostri eventi, che speriamo di poter sviluppare ulteriormente in futuro.

 

Siete in due, qual è l’ingrediente segreto per fare squadra in nome di un risultato finale?
Noi siamo avvantaggiate dall’amicizia che ci lega, ma crediamo fermamente che l’ingrediente fondamentale sia la fiducia reciproca. Non la pensiamo sempre uguale, a volte prenderemmo decisioni opposte e le discussioni non mancano, ma siamo molto consapevoli delle competenze l’una dell’altra e la fiducia in queste competenze ci porta a trovare sempre un punto d’incontro in nome del bene della nostra attività. Siete molto giovani e vi siete lanciate in questa attività sicuramente impegnativa, come fate a conciliare vita professionale e vita privata? Bellissima domanda e facilissima risposta, non lo facciamo! Io Grazia personalmente riesco a conciliare meglio le cose, grazie al fatto che al momento la libreria apre al pomeriggio e quindi ho le mattinate libere. Che libere di fatto non lo sono mai, perché sono un’occasione per evadere incombenze burocratiche, organizzare gli eventi, seguire il ri-assortimento della libreria. Dedicarmi ad altri progetti o alla mia vita personale è pressoché impossibile. Per Marta la situazione è ancora più complessa perché ha anche un altro lavoro e quindi si trova tutta la giornata impegnata, vivendo di fatto nei ritagli di tempo. Una grande verità è che questa libreria e il nostro lavoro ci piacciono, sono la nostra più grande passione e questo ci permette di vivere la fatica e l’impegno con più leggerezza e soddisfazione. Ma questo non esclude il fatto che pensare a noi stesse sia davvero difficile.

 

Fino a questo momento come vi siete fatte conoscere? Come avete utilizzato la comunicazione per far conoscere la vostra realtà? 
Da quando abbiamo avviato l’attività la nostra comunicazione ruota attorno a Facebook. Grazie ad esso abbiamo parlato di noi e facciamo girare i nostri eventi. Inoltre, abbiamo un sito in allestimento che contiamo di mettere online quanto prima. Mediaticamente c’è da dire che abbiamo avuto una fortuna incredibile. Non abbiamo vessato giornalisti o blogger, perché comunque in fase di avvio eravamo prese da moltissime cose pratiche da sistemare e non ci siamo dedicate molto alla comunicazione, ma malgrado questo la nostra storia ha colpito e ha fatto notizia e questo ha ovviamente generato interesse verso la nostra libreria.

 

Sogni nel cassetto? Come vi vedete tra 5 anni? 
Nella vita personale il sogno che abbiamo è quello di essere felici e soddisfatte di noi stesse. Per quanto riguarda la nostra attività il primo desiderio è quello di organizzare sempre più eventi e laboratori, portandoli anche fuori da qui. In questo periodo abbiamo avuto molti contatti con le scuole e questo ci entusiasma moltissimo. L’obiettivo è uscire da questi metri quadri e organizzare attività nel quartiere e nel territorio. Per questo motivo siamo partner di un progetto che ha vinto il bando di Culturalmente per attività da svolgere nel quartiere. Il tutto ruota attorno al libro e all’importanza di riqualificare questo quartiere. Faremo attività nei parchi, creeremo una biblioteca mobile su bicicletta, porteremo i libri in giro per le vie. Un’altra cosa molto importante nella quale crediamo e che vogliamo poter fare è arricchire la nostra proposta con libri in lingue diverse, come in parte abbiamo iniziato a fare.Il nostro obiettivo è proporre libri in doppia lingua, in modo che i bambini stranieri possano continuare a parlare e conoscere la propria lingua, non perdendo questa importante ricchezza, e che le mamme possano avere l’occasione di imparare meglio l’italiano.

Vogliamo riuscire ad agganciare anche le comunità straniere che nel quartiere sono tante e rispondere anche alle loro esigenze. Se vivessimo in un altro paese troveremmo straordinario poter acquistare e leggere un libro nella nostra lingua, perché non farlo per coloro che vivono qui? Sarebbe una grandissima occasione di arricchimento culturale per tutti quanti.

Per il raggiungimento dei vostri obiettivi di che aiuti avreste bisogno? Cosa vi agevolerebbe nel vostro lavoro?

La burocrazia fino ad ora non ci ha aiutato e potrebbe essere un limite anche per il futuro. Una delle nostre proposte, per esempio, era inizialmente quella di dare spazio alle autoproduzioni di qualità, ma da un punto di vista burocratico poter dare a queste opere di grande valore uno spazio commerciale è molto difficile. Abbiamo quindi perso diverse occasioni, non solo commerciali, ma di collaborazioni e di taglio particolare da conferire alla nostra offerta. Inoltre, se ci fosse un investimento sul territorio sicuramente le attività commerciali del quartiere ne gioverebbero. L’impressione che abbiamo avuto è stata quella di un quartiere felice di accogliere una nuova attività, che è stata presa da molti come una ventata di positività. Perché non crederci di più e incentivare nuove aperture?

In pillole

Nome: Grazia e Marta

Attività: Grazia Raimondo e Marta Bracciale fondatrici della libreria Limerick

 

 

Amiche nella vita, compagne di università, hanno deciso di cambiare la loro vita, facendo diventare la loro più grande passione un lavoro. Proprietarie di una libreria di Padova, sfidano tutto e tutti con eventi, progetti sociali e soprattutto con i loro amati libri.

 

 

limericklibri.com

 

 

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