Federica De Cecco

Centro Serenamente

"La formazione psicoterapeutica è un punto di forza per la mia attività."

Federica, descrivici la realtà del Centro Serenamente e il tuo ruolo all’interno del Centro.
Serenamente è un Centro psicopedagogico, che si rivolge ai ragazzi delle scuole medie e superiori che hanno dei problemi a scuola. Il disagio scolastico è un fenomeno molto più complesso di quanto si creda nel senso comune. Molti genitori e insegnanti classificano come “svogliati” questi ragazzi, ma in realtà alla svogliatezza si può trovare un rimedio. E noi a Serenamente cerchiamo e forniamo questo rimedio. Partiamo da un’analisi dettagliata della situazione per capire come impostare l’intervento e su quali fronti sia necessario agire e poi strutturiamo il percorso di recupero che è assolutamente personalizzato per ogni singolo ragazzo. Il mio staff è composto da insegnanti, psicologi, psicoterapeuti ed educatori che vengono coinvolti nel percorso in base alle necessità: gli insegnanti attraverso le ripetizioni aiutano i ragazzi a risollevare il rendimento nelle materie più ostiche; gli educatori li aiutano a organizzarsi lo studio per casa, la preparazione delle verifiche e a sviluppare un atteggiamento autonomo e proattivo nei confronti dello studio. Infine, l’intervento psicologico mette ordine nel caos dell’adolescenza, aiuta i ragazzi a ritrovare fiducia in se stessi e nelle proprie capacità o a contenere ansie e comportamenti oppositivi spesso associati all’insuccesso scolastico. Per quanto riguarda l’area psicologica, inoltre, uno dei nostri fiori all’occhiello è il servizio di psicologia dell’apprendimento che si occupa delle valutazioni e degli interventi con i ragazzi con disturbi specifici d’apprendimento in sinergia con le scuole. E non ultimo il servizio di psicologia dell’orientamento scolastico, perché ovviamente una scelta corretta e consapevole è alla base di un percorso di successo. Oltre a seguire la clientela privata, lavoriamo spesso nelle scuole del territorio attraverso progetti di sostegno ai ragazzi e formazione agli insegnanti. All’interno del Centro io ho il duplice ruolo: da un lato imprenditoriale e di direttrice con tutto ciò che comporta (gestione tecnica della sede, gestione e coordinamento dei dipendenti e dei collaboratori, coordinamento e supervisione delle attività, relazioni con i clienti). Dall’altro lato c’è il mio ruolo di psicologa e psicoterapeuta che mi porta a occuparmi dell’accoglienza dell’utenza, delle valutazioni e della somministrazione dei test sui ragazzi e quindi della strutturazione dell’intervento. Tengo le comunicazioni con le famiglie per il monitoraggio dei percorsi. Seguo poi i ragazzi e i genitori che hanno bisogno di sostegno psicologico o psicoterapeutico e supervisiono il lavoro degli operatori. E poi, credo come tutti coloro che hanno un’attività propria, faccio tutto ciò che è necessario per averne cura rifinendo il lavoro degli altri che non mi soddisfa!  

 

Cosa ti ha spinto a creare una realtà come questa e soprattutto a crearla “tua”, diventando imprenditrice in prima linea? 
Dopo alcuni anni di lavoro nel campo della psicologia scolastica mi sono resa conto che in questo settore la nostra professione aveva molto da offrire, ma aveva un grosso limite: arrivare all’utenza. I genitori non vanno dallo psicologo quando il figlio va male a scuola, cercano ripetizioni o qualcuno che li sostenga nello studio pomeridiano. Nel vissuto della gran parte delle famiglie, infatti, chi va male a scuola o prende brutti voti è perché non ha voglia di studiare. Deve impegnarsi, punto e basta! L’idea che la voglia di studiare possa in qualche modo essere favorita da un intervento esterno non viene contemplata. Ma come far capire a queste famiglie e a questi ragazzi che potevamo fornire loro un aiuto importante? La mia risposta è stata quasi immediata: facciamoci trovare nei luoghi dove loro vanno a chiedere l’aiuto di cui pensano di aver bisogno o forniamo loro in prima battuta questo aiuto. Quindi nasce l’idea di costituire un’associazione dove ci fossero in primo luogo degli insegnanti che facessero ripetizioni, che ci fornissero un bacino di raccolta per un’utenza che andava poi sensibilizzata ad un lavoro più allargato. Questa cosa mi entusiasmava ma avevo qualche timore… era un’idea mia, perché nessun altro ci aveva pensato? Forse non funzionava? Invece no: ha funzionato eccome! Sono dieci anni che funziona! Dieci anni in cui siamo cresciuti, siamo cambiati, siamo migliorati. Ho cercato di affinare sempre più le prassi e le tecniche e ho selezionato uno staff di grande valore! E l’idea vincente è stata proprio quella che mi ha spinto a fondare Serenamente: l’intervento sinergico su tutti gli aspetti implicati nel disagio (aspetti psicologici, cognitivi, metodologici e lacune didattiche) funge da catalizzatore del cambiamento, conducendo a risultati molto soddisfacenti nell’arco di pochi mesi e ad una rapida ripresa del percorso scolastico. Serenamente ad oggi è una realtà molto conosciuta e stimata in città e, lo dico con un pizzico di orgoglio, nel novembre 2013 siamo stati invitati a relazionare ad un importante convegno organizzato dall’Ordine degli Psicologi perché considerati un esempio originale di applicazione della psicologia nel contesto scolastico, per l’approccio innovativo, e per la serietà e la professionalità di cui gode la nostra equipe sul territorio.  

 

Credi che il tuo essere donna ti abbia aiutato nel tuo lavoro di psicoterapeuta, che ti abbia offerto delle “doti” in più? Hai sentito resistenze al tuo essere donna dal settore? 
Partiamo dal presupposto che il settore della psicologia è, senza dubbio, a predominanza femminile, quindi non mi sono sentita ostacolata nel mio lavoro. Inoltre, per quello che riguarda la mia sfera personale, ho avuto intorno a me molti modelli di donne imprenditrici, a partire da mia mamma. Allo stesso tempo, credo che i miei punti di forza siano proprio quelle caratteristiche che, senza voler fare delle generalizzazioni banali, sono considerate più tipiche delle donne: l’empatia, il senso pratico, la capacità di prendersi cura. In realtà forse ciò che mi ha aiutato molto come imprenditrice è stata la mia formazione psicoterapeutica che ha affinato queste caratteristiche trasformandole in quelli che sono i miei punti di forza: sapere selezionare e gestire lo staff, motivarlo e valorizzarlo continuamente, far sentire ogni famiglia e ogni ragazzo speciale (che poi in realtà per me lo sono veramente)!  

 

Si parla molto spesso di self made man, ossia di uomini che “si sono fatti da soli”, raggiungendo il successo (pur nel loro piccolo) e realizzando i loro sogni, partendo completamente da zero. Secondo te, non sarebbe forse il caso di iniziare anche a parlare di self made woman?

Forse è il caso di chiederci perché non ne abbiamo parlato finora! Ginger Rogers diceva: “Sulla scena facevo tutto quello che faceva Fred Astaire, e per di più lo facevo all’indietro e sui tacchi alti.”

Mi piace moltissimo! E visto che siamo in tema di citazioni, a proposito di self made man non dimentichiamoci che la famosa frase di Virginia Woolf “Dietro ogni grande uomo c’è sempre una grande donna” è stata considerata come una rivisitazione del famoso detto latino “Dotata animi mulier virum regit” (“Una donna dotata di coraggio consiglia il marito”). Sono passati più di duemila anni: forse è giusto che le donne si prendano il loro posto in scena come Ginger Rogers!  

 

Essendo una donna imprenditrice, come fai a conciliare vita professionale e vita privata?
Semplice! Non la concilio!!! Non ho famiglia e la mia vita sentimentale è stata alquanto tormentata! Preferisco non chiedermi se questo sia dipeso anche dal mio lavoro, ma in qualche misura credo proprio di sì. Non mi definirei una persona troppo ambiziosa, ma non mi accontento di poco. Quindi sicuramente ho privilegiato la strada della realizzazione personale, dell’Università, della specializzazione, del coltivare i miei interessi, del preservare la mia indipendenza insomma del perseguire una crescita personale e professionale piuttosto che mettere al primo posto l’aspetto sentimentale. Mi confronto spesso con donne imprenditrici, libere professioniste che sono affermate nel lavoro, ma hanno una vita sentimentale disastrata. Quando la tua giornata si divide tra il prendersi cura degli altri e dirigere un’attività, risolvendo problemi e prendendo decisioni avresti voglia che poi ci fosse qualcuno a prendersi cura di te e a risolverti i problemi, hai voglia di essere fragile e di farti coccolare. E su questo spesso non accettiamo compromessi!  

 

Progetti e idee nel cassetto ne avrai sicuramente, come ti vedi tra 5 anni 
Sicuramente! Anche perché esco dalla lotta contro un cancro e la mia voglia di vivere e realizzare è ancora più grande! Tra cinque anni? Magari in giro per l’Italia! Vorrei esportare il modello di Serenamente in altre città e c’è da dire che la vita sedentaria mi annoia! Sarà che non sono padovana d’origine, ma non mi sono mai sentita di appartenere a questa città anche se mi ha dato moltissimo! E probabilmente non mi sentirò mai insediata qui! Riceviamo già molte telefonate da altre province del Veneto, Vicenza, Mestre, Verona da genitori che ci chiedono se sappiamo di una realtà come la nostra nella loro città. Abbiamo già fatto consulenze anche in Friuli, aiutando i genitori a costruire un percorso di recupero, ma abbiamo poi dovuto delegare il lavoro pratico. In questo nuovo inizio sto intanto gettando le basi…. Vediamo che succederà!  

 

Che consigli daresti a chi vuole intraprendere un percorso imprenditoriale? 
Innanzitutto credeteci, non fatevi scoraggiare da nulla! Le difficoltà all’inizio sono tante, soprattutto quelle burocratiche e amministrative che sono una spina nel fianco, ma purtroppo una realtà con cui convivere quotidianamente in questo Paese. Fatevi trasportare dal vostro entusiasmo non da loro! Guardate in avanti e ponderate quello che fate, ma non guardate troppo oltre, potreste spaventarvi ed esserne bloccate. E, quando arriveranno, non vi fate scoraggiare dai momenti di buio, ci saranno spesso e vi faranno mettere in discussione tutto! Le vostre idee, le vostre scelte, la vostra vita! Ma saranno anche quelli che vi stimoleranno a migliorare, perché ricordatevi che c’è sempre qualcosa da migliorare ed è quando pensiamo il contrario che rischiamo di rimanere fregati. Ma soprattutto il consiglio che mi sento di dare è di non essere precipitosi! Ponderate le scelte, non abbiate fretta di arrivare, ogni bel viaggio è fatto da piccoli passi e andare piano ci consente di guardare il paesaggio intorno a noi e di goderci il cammino! Ogni cosa a suo tempo…

In pillole

Nome: Federica De Cecco

Attività: Direttrice del Centro Serenamente

 

 

Laureata in Psicologia Clinica e di Comunità e specializzata in Psicoterapia Psicodinamica Breve, è direttrice e coordinatrice di Serenamente, un centro psicopedagogico per il sostegno degli studenti delle medie e delle superiori e dei loro genitori.

 

 

centroserenamente.com

 

 

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