Eliana Salvi

Pinktrotters

"Le parole non contano, contano solo i fatti."

Eliana, raccontaci come nasce l’idea di Pinktrotters.com… 
Per prima cosa è nata la voglia di realizzare qualcosa che potesse aiutare le donne a connettersi viaggiando e divertendosi, successivamente è nato il nome chattando con un’amica… e da lì non ho più potuto smettere di pensare che avrei voluto fare questo della mia vita. L’obiettivo, infatti, è proprio quello di creare una community di scambio culturale e di consigli al femminile viaggiando, ma anche quella di partecipare ad attività offline nel tempo libero insieme.  

 

Quante donne hai fatto viaggiare grazie a questo portale fino ad ora? 
Tra tutte le attività che abbiamo realizzato, viaggi compresi, circa 500. L’obiettivo è ora di moltiplicare questo numero esponenzialmente e, quindi, non possiamo che invitare a braccia aperte tutte le donne ad unirsi alla nostra crew!  

 

Quanto le caratteristiche del tuo essere donna hanno influenzato la realizzazione di questo progetto? 
Totalmente direi. Se non fossi stata donna non penso che questo progetto sarebbe nato. Ed è anche per questo che noto una certa differenza di reazione quando parlo del progetto ad altre donne rispetto che a uomini. In questo momento sto proprio raccogliendo le forze e il sostegno di altre donne con esperienza, che vogliano far parte di questo progetto anche concretamente, investendoci e facendo parte della società e che possano dare un contributo non solo monetario, ma soprattutto di visione e network.  

 

Probabilmente Pinktrotters.com, PT per gli amici, occupa gran parte della tua giornata, come fai a conciliare vita privata e vita professionale? Svelaci qualche tuo segreto… 
Occupa totalmente la mia giornata, anche i miei sogni mentre dormo, quelle poche ore che riesco. Il segreto è: la vita privata è un disastro! Non sono proprio l’esempio di colei che sa gestire entrambe le cose, anzi ben vengano consigli da altre donne più brave di me. Spero di imparare presto, prometto di impegnarmi.  

 

Nella realizzazione di questo progetto hai avuto un team a sostenerti? Se sì, ce ne vuoi parlare? 
È stata molto dura per me perché ho iniziato da sola a credere totalmente in questo progetto e a volerci investire. Trovare le giuste e oneste persone è stato un processo lungo e tuttora sono alla ricerca di alcune figure chiave che vorrei facessero parte della nostra squadra. Elisabetta Baroldi è sicuramente la figura più importante insieme a me in Pinktrotters, totalmente dedicata al progetto e che ci crede quanto me. Una grande risorsa, senza di lei non saremmo qui oggi a continuare la realizzazione di questo sogno. Al momento siamo alla ricerca di una nuova figura di Marketing Director e di Stage in Social Media & Community Management. Entrambe basate a Londra.  

 

Alcuni pensano che l’idea di PT non prenderà piede in Italia, eppure noi pensiamo che sia solo molto innovativa, ma che potrebbe benissimo iniziare ad avere successo anche qui, visti i tanti siti e forum nel web che cercano di fare una cosa simile a livello amatoriale. C’è da parte vostra il progetto di tradurre il sito in Italiano? E in altre lingue? 
Io invece sono convinta del contrario, che anche l’Italia è un buon mercato per Pinktrotters, magari più lento a reagire e più scettico, ma ne conosco proprio tante di donne che stravedono per il progetto e mi sostengono nell’andare avanti ed è proprio a loro che penso quando ho dei momenti di sconforto. Non posso mollare, devo farlo per tutte le donne che vedono in Pinktrotters la soluzione di molte necessità. La traduzione del sito in altre lingue al momento non è tra le priorità. Ma sicuramente la valuteremo.  

 

Quali canali di comunicazione utilizzi e quali credi che sarebbe necessario utilizzare per far conoscere il tuo progetto e le sue iniziative? 
I canali di social media, il nostro stesso sito, gli eventi offline delle Ambassadors, il nostro network di amiche influencers. Non abbiamo investito nulla fino ad ora, la crescita è stata tutta auto-generata e organica. E’ naturale che vorrei finalmente poter dare un boost al progetto potendo usare degli strumenti che ancora non ho avuto modo di sfruttare. Speriamo di poterlo fare presto e che possiate anche voi far parte del successo del progetto.  

 

Di recente hai partecipato al reality Shark Tank su Italia Uno, come consideri questa esperienza? 
Un’esperienza molto positiva. Abbiamo ricevuto feedback e commenti esaltanti che ci hanno dato ancora più coraggio! E inoltre grandissimo interesse da parte di investors che non ci conoscevano prima. Consiglierei a tutti di partecipare.

Sono accadute solo cose positive dal programma e sono contenta di aver partecipato. Il rischio di fare brutta figura poteva esserci, ma ho preferito correrlo. E il coraggio mi ha ripagata.

Si parla molto spesso di self made man, ossia di uomini che “si sono fatti da soli”, raggiungendo il successo (pur nel loro piccolo) e realizzando i loro sogni, partendo completamente da zero. Secondo te, non sarebbe forse il caso di iniziare anche a parlare di self made woman? 
Di self-made women ne conosco tante, ma ammetto che noi siamo più avverse al rischio e più adagiate nei ruoli convenzionali e “comodi” che da sempre abbiamo ricoperto. E lo capisco. Il ruolo dell’imprenditore è durissimo, faticosissimo, un percorso pieno di sofferenza.    

 

Progetti e idee nel cassetto ne avrai sicuramente, come ti vedi tra 5 anni? 
Tra 5 anni mi vedo in Pinktrotters, una società che si sarà espansa in vari paesi chiave del mondo, che è solida, che ha un team principalmente di donne che comunicano e esprimono il bello di essere donne e che aiutano altre donne meno fortunate di loro.  

 

Che consigli lasceresti a chi vuole seguire le tue orme di donna imprenditrice come te? 
Pensateci molto bene e fatelo solo se ne avete la piena convinzione e siete disposte a fare grandi rinunce. Fatelo, ma fatevi anche aiutare, siate umili e imparate da tutti coloro che vi circondano. Non abbiate paura di esporvi, buttatevi, sognate, ma rendete i sogni in concretezza. Le parole non contano, contano solo i fatti.

In pillole

Nome: Eliana Salvi

Attività: Founder of Pinktrotters

 

 

Eliana Salvi è fondatrice dell’azienda Pinktrotters, una realtà che organizza, grazie ad un proficuo network, attività e viaggi per le donne, con l’obiettivo di creare una community online e offline.

 

 

pinktrotters.com

 

 

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