Annalisa Zanoni

Dee-world

"Il lavoro, se piace e coinvolge, non ti cambia la vita: diventa la tua vita"

Annalisa, che cos’è Dee-world e che ruolo occupi all’interno? 
Noi amiamo definirci “agenzia creativa per la vendita”. Aiutiamo le aziende a vendere e comunicare in modo straordinario, creando per loro strumenti originali, che uniscono la tecnologia agli skill creativi del nostro staff: APP di supporto commerciale per tablet, video-brochure, siti web, social media & email marketing, 3D Rendering, animazioni, tutto “shakerato” e mixato con la giusta dose di consulenza commerciale, indispensabile per perseguire il nostro obiettivo: aiutare i clienti a vendere di più. Io mi occupo dell’area commerciale e del marketing, da poco ho un blog sulla vendita che mi consente di tornare a una mia vecchia passione, scrivere, e mi sta dando belle soddisfazioni, anche se ho appena cominciato.  

 

L’essere donna come ha condizionato il tuo lavoro? 
Ho sempre pensato a me stessa come a un essere umano pieno di potenzialità, prima che come a una donna. Con la giusta determinazione, chiunque può  raggiungere i propri obiettivi, indipendentemente da ruoli e cliché che oggi appaiono obsoleti e inadeguati. Poi ho vissuto in Giappone e il confronto con una cultura che prescrive, impone e vieta in base al sesso di appartenenza mi ha shockata! Comunque, non ho cambiato idea: volontà e determinazione possono aiutare a superare qualunque ostacolo, almeno in una cultura occidentale come la nostra e questo vale ugualmente per tutti i generi.  

 

E viceversa come il tuo lavoro ha cambiato te stessa e la tua vita? 
Direi che il lavoro non mi ha cambiata per niente: ho sempre avuto un grande senso del dovere, quindi mi viene naturale impegnarmi tanto, dare e pretendere il massimo. Sono una terribile perfezionista sin dalla più tenera età! Secondo me il lavoro, se piace e coinvolge, non ti cambia la vita: diventa la tua vita. L’importante è riuscire a mantenere un decente equilibrio, per evitare il delirio.  

 

Qual è la cosa che ami di più e quella che odi di più del tuo lavoro? 
Amo tantissimo le relazioni con clienti e collaboratori… credo che questo sia un requisito fondamentale per il nostro lavoro in comunicazione. Una genuina curiosità per l’altro, la passione per trovare soluzioni e cambiare il modo in cui le aziende vedono se stesse e si presentano al mondo, la possibilità di partecipare al loro successo… tutto questo mi stimola e mi da una soddisfazione enorme. Per quanto riguarda i lati negativi, non c’è nulla che odio: la sfida principale è cercare di crescere come imprenditrice in un paese che a volte sembra penalizzare l’imprenditoria anziché facilitarla, questo sì.  

 

Conciliare vita privata e professionale è un’impresa possibile? Quali sono i tuoi segreti per affrontare questa sfida quotidiana? 
Mah, secondo me la sfida vera arriva quando si hanno dei figli: lì conciliare tutto diventa più difficile. Io ho felicemente lavorato fino al nono mese di gravidanza e ripreso l’attività quando mia figlia aveva 3 settimane, quindi direi che sono partita con il piede giusto! Poi è indispensabile organizzarsi e soprattutto poter contare su una “squadra” che ti aiuta quotidianamente: nonni oppure brave baby-sitter/tate, marito/papà collaborativo, amiche con figli coetanei, ottime scuole. Poi la cosa non è indolore ovviamente, soprattutto quando i bimbi sono piccoli: io piangevo tutte le mattine in macchina, dopo aver lasciato mia figlia all’asilo nido… Oggi però, che ha 13 anni, è tutto molto più semplice, anche coinvolgerla nel mio lavoro e goderci i momenti insieme. Devo dire che anche lavorare con mio marito aiuta: collaboriamo in tutto e le incombenze del quotidiano sono (quasi) sempre equamente condivise.

 

Abbiamo visto che Dee-world lavora in Rete con Zerobyte, questa scelta da cosa è stata dettata? 
Le nostre competenze sono sinergiche e amplificano la rispettiva offerta di prodotti e servizi, perché Zerobyte fornisce hardware, software, CRM & gestionali ed assistenza informatica. Abbiamo scelto di consolidare la nostra collaborazione perché offre moltissimi vantaggi ai clienti e ci consente di avere una posizione più forte sul mercato. Le piccole aziende come le nostre traggono forza e vantaggio competitivo da queste sinergie, direi che per crescere oggi sono indispensabili. Poi bisogna avere la fortuna di incontrare il partner giusto, con cui condividere visione, attitudine al lavoro e al cliente, serietà e affidabilità.  

 

L’arrivo della rete, degli smartphone e dei social come ha stravolto il mondo della comunicazione? 
Sappiamo che il cambiamento è stato epocale: lo dimostra il fatto che nessuno di noi adesso potrebbe immaginare di vivere e lavorare senza essere costantemente connesso. L’accesso ad una quantità enorme di informazioni ha dato un vantaggio immenso, ma ha anche posto problemi di varia natura: la privacy, l’attendibilità di fonti e notizie, il sovraccarico di dati. La diffusione della conoscenza ha allargato immensamente il numero delle persone qualificate in ogni campo a livello globale: per differenziarsi ed emergere è necessario specializzarsi sempre di più e lavorare molto sui propri skill personali

Essere pronti al cambiamento, accettare un mondo con poche certezze e punti fermi. Questa sarà la vera sfida del futuro, secondo me.

Secondo le ultime statistiche un italiano su due non legge nemmeno un libro all’anno, la qualità dei contenuti è ancora l’arma vincente nell’epoca dei social? 
La qualità dei contenuti continua ad essere indispensabile: non a caso in comunicazione e pubblicità si parla ormai solo di storytelling, ripetendo come un mantra ‘content is king’. Ma se vogliamo che i messaggi vadano a segno e sortiscano effetti, vanno adattati ai mezzi con cui le persone ne usufruiscono. “Il mezzo è il messaggio” diceva Mc Luhan. Ad esempio, in un’epoca in cui tutti sono abituati ad assumere informazioni in modo veloce, attraverso immagini e scritte in movimento, suoni e stimoli interattivi, diventa sempre più difficile catturare l’attenzione e riuscire a trasmettere dati e concetti in modo statico e banale. Questo sta rivoluzionando completamente anche il modo in cui si comunica per la vendita: le nostre app di supporto commerciale per Tablet comunicano prodotti, servizi e azienda in modo 100% più efficace rispetto ai supporti tradizionali, aumentando davvero le vendite! Ma ci riescono perché abbiamo adattato il “linguaggio” ai mezzi disponibili e alle abitudini di utilizzo degli utenti.  

 

La comunicazione è il tuo pane quotidiano quindi, cosa diresti a tutti quelli che non credono ancora nell’importanza di questo aspetto per incrementare il proprio business? 
Io penso che oggi tutti comprendano perfettamente che fare comunicazione è indispensabile. Ciò che ancora manca è la consapevolezza che per comunicare bene servono competenze, skill precisi, tecnologia, formazione, serietà ed etica: rivolgersi ad un team di professionisti garantisce tutto questo, ma richiede investimenti che per alcuni sono semplicemente incomprensibili. Alle aziende che giocano al ribasso, scegliendo il fornitore che offre prezzi stracciati – magari con clausole capestro – direi che pagare il meno possibile non consente di risparmiare, anzi purtroppo a volte causa problemi e situazioni veramente difficili da gestire. Se non porta risultati concreti non è un investimento: è uno spreco di tempo e risorse.  

 

Progetti, idee e obiettivi nel cassetto, vuoi svelarci qualcosa? 
Ho un bellissimo progetto parallelo cui vorrei dedicare più tempo ed energie, ma in questo momento Dee-world mi assorbe totalmente. E poi vorrei tornare in Giappone.  

 

Che consiglio daresti ad una donna che vuole seguire le tue orme? 
Per prima cosa, le consiglierei di avere le idee chiare sui propri talenti e su come metterli a frutto nel mondo del business. Le suggerirei di cercare un mentore, un modello, qualcuno a cui ispirarsi. Anche capire come differenziarsi dagli altri, avere un’identità definita è un “must”. Essere consapevole che non dovrà mai smettere di apprendere, studiare, migliorare. Infine, trovare una buona disciplina di vita e una fonte di ricarica personale cui attingere regolarmente: io consiglio il fitness, in ogni sua forma. Corsa, palestra, danza, nuoto, yoga… Perché libera endorfine, perché ti aiuta a non impazzire quando lo stress raggiunge i livelli di guardia, perché un buon rapporto con il proprio corpo dà sicurezza e questo aiuta in ogni campo. E poi partire, pronta a tutto, anche a fallire per poi rialzarsi. Come dice Jillian Michaels, la mia Fitness Guru preferita: “Unless you puke, faint or die, keep going!”

In pillole

Nome: Annalisa Zanoni

Attività: Marketing e pubblicità

 

 

dee-world.com

 

 

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